Cass, 9747/2021
Il dipendente collocato in malattia per mtovi neurologici o a cui sia stato diagnosticato un disturbo di ansia e/o di depressione, potrebbe uscire da casa per distrarsi. Egli non tiene una condotta incompatibile con il suo stato di malattia e soprattutto non pregiudica la guarigione e il suo rientro al lavoro. Il licenziamento irrogato per violazione degli obblighi di diligenza, fedeltà e buona fede non è legittimo e il lavoratore deve essere reintegrato e risarcito.
Cass, 9747/2021
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NOTICA DEGLI ATTI DELLE AGENZIE FISCALI - notificando assente - la notifica deve essere dimostrata4/18/2021 ![]() La notifica degli avvisi e degli atti conseguenti devono essere notificati al contribuente con l'impiego di plichi sigillati e può eseguirsi a mezzo posta direttamente dagli uffici finanziari, nonché, ove ciò risulti impossibile, a cura degli ufficiali giudiziari, dei mesi comunali ovvero dei messi speciali autorizzati dall'Amministrazione finanziaria, secondo le modalità previste dalla presente legge. Sono fatti salvi i disposti di cui agli artt. 26, 45 e seguenti del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 602, e 60 del D.P.R. 29 settembre, n. 600, nonché altre modalità di notifica previste dalle norme relative alle singole leggi d'imposta. Qualora i messi comunali e i messi speciali Autorizzati dall'Amministrazione finanziaria si avvalgano del sistema di notifica a mezzo posta, il compenso loro spettante ai sensi del primo comma dell'art. Della legge 10 maggio 1976, n. 249, è ridotto della metà. La notifica diretta a mezzo posta da parte delle agenzie fiscali è, univocamente ed espressamente, consentita dalla legge, trattandosi di disposizione legislativa speciale rispetto a quella dell'art. 60 del D.P.R. 600/1973 e del c.p.c. e del c.p.c. da esso richiamate. Cass. Civ. Sez. Unite 10012/2021 Il Giudice di pace di Bisceglie, in linea alla Giurisprudenza della Corte di Cassazione, con sentenza n. 31 del 2021, ha ritenuto nulla la sospensione della patente di guida poiché notificata oltre il 90° giorno dalla contestazione dei fatti. La sanzione accessoria della sospensione della patente ha finalità cautelari e, tale scopo, non può essere raggiunto se tale applicazione non viene applicata in un lasso di tempo ragionevole, definito dalla legge, in merito alle notifiche, di 90 giorni. ![]()
![]() Passare con il semaforo rosso, senza che sia stata autorizzata l'installazione della segnaletica luminosa, con apposita delibera Comunale, l'infrazione contestata deve ritenersi nulla. Parimenti, qualora sia stato applicato apposito dispositivo elettronico/fotografico che rilevi il passaggio delle auto con il semaforo rosso, senza che la sua installazione sia stata preventivamente autorizzata, con apposita delibera, l'infrazione rilevata sarà ritenuta indebita. Lo ha deciso con due sentenze il Giudice di Pace di Ivrea. ![]()
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La contestazione generica riportata sul verbale, notificata successivamente, senza la specifica descrizione della violazione o del luogo ove essa è stata commessa, può portare al suo annullamento. Nella fattispecie, il contravventore, con una foto, è riuscito a dimostrare che il veicolo si trovava parcato in un indirizzo differente da quella riportato sul verbale.
GdP Alessandria 465/2020 . La Cassazione precisa che i protocolli, e quindi, le linee guida, per il giudice rappresentano parametri prestabiliti entro i quali si deve giudicare l'operato del medico. In sostanza, il giudice si attiene a queste, per valutare la diligenza e la perizia del suo operato.
Cass. 28314 del 2020 L'elaborazione giurisprudenziale giusvaloristica in tema di tutela delle condizioni di lavoro ha delineato i tratti caratterizzanti il mobbing lavorativo, che si configura ove ricorra l'elemento obiettivo, integrato da una pluralità di comportamenti vessatori del datore di lavoro, e quello soggettivo dell'intedimento persecutorio del datore di lavoro medesimo (Ex multis Sez. L, n. 12437 del 21/05/2018, S. contro N., Rv 648956) che unifica la condotta, unitariamente considerata. Ai fini della configurabilità di una ipotesi di mobbing, non è condizione sufficiente l'accertata esistenza di plurime condotte datoriali illegittime, ma è necessario che il lavoratore alleghi e provi, con ulteriori e concreti elementi, che i comportamenti datoriali siano il frutto di un disegno persecutorio unificante preordinato alla prevaricazione (Sez. L, n. 10992 del 09/06/2020, V. contro A., Rv. 657926, N. 4222 del 2016 Rv. 639204, N. 12437 del 2018 Rv, 648956, N. 26684 del 2017 Rv. 646150)
Cassazione n. 31273 del 2020 Nell'eventualità di un rilevamento di infrazione al codice della strada, la norma prevede la possibilità di una successiva notifica dell'atto, in deroga alla contestazione immediata, qualora sorga l'impossibilità di porla in essere (art. 201 Co. 1 bis lett. E c.d.s.).
Il Tribunale, nella fattispecie, specifica che tale deroga non può essere applicata sulla base della mera norma, ma deve essere motivata nel verbale, specificando nel concreto le motivazioni che hanno reso impossibile l'immediata contestazione. Si esplicitano quali siano i casi in argomento: - determinazione dell'illecito in tempo successivo poiché il veicolo oggetto del rilievo è a distanza dal posto di accertamento; - impossibilità di fermare il veicolo in tempo utile; - impossibilità di fermare il veicolo nei modi regolamentari. La giurisprudenza ha nel tempo specificato che l'enunciazione dei motivi che riguardino la mancata contestazione debbono essere riportati sul verbale,al fine di appurare la concretezza della ragione in essere. Tale assunto è stato rammentato anche nella sentenza n. 511/2020 del Tribunale Di Reggio Emilia. Equitalia eccepisce la violazione delle norme sulla prescrizione rilevando che si tratta di cartella esattoriale non opposta con la conseguente definitiva iscrizione a ruolo del credito dell’Inps e che la prescrizione applicabile era quella decennale, con la conseguenza che nella specie non si era maturata.
Il ragionamento elle Agenzia delle Entrata non trova d'accordo la Corte di Cassazione, che così si esprime: E’ noto che la complessa questione è stata risolta in via definitiva dalle Sezioni Unite di questa Corte con la sentenza n. 23397/2016 in ordine alla quale è stata emessa la seguente massima “ La scadenza del termine – pacificamente perentorio – per proporre opposizione a cartella di pagamento di cui all’art. 24, comma 5, del d.lgs. n. 46 del 1999, pur determinando la decadenza dalla possibilità di proporre impugnazione, produce soltanto l’effetto sostanziale della irretrattabilità del credito contributivo senza determinare anche la cd. “conversione” del termine di prescrizione breve (nella specie, quinquennale, secondo l’art. 3, commi 9 e 10, della I. n. 335 del 1995) in quello ordinario (decennale), ai sensi dell’art. 2953 c.c.. Tale ultima disposizione, infatti, si applica soltanto nelle ipotesi in cui intervenga un titolo giudiziale divenuto definitivo, mentre la suddetta cartella, avendo natura di atto amministrativo, è priva dell’attitudine ad acquistare efficacia di giudicato. Lo stesso vale per l’avviso di addebito dell’INPS, che, dall’1 gennaio 2011, ha sostituito la cartella di pagamento per i crediti di natura previdenziale di detto Istituto (art. 30 del d.l. n. 78 del 2010, conv., con modif., dalla I n. 122 del 2010). Cassazione Civ. 1652/2020 Tutti i casi accertati di infezione sul lavoro da Covid-19 faranno scattare la piena tutela dell’Inail, come per gli altri infortuni o malattie, già a partire dal periodo di quarantena”. A dirlo è il presidente dell’Istituto, Franco Bettoni, nel giorno della pubblicazione di una nuova circolare che fornisce indicazioni in merito alle prestazioni garantite agli assicurati Inail contagiati nell’ambiente di lavoro o a causa dello svolgimento dell’attività lavorativa. ![]()
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